Si possono portare i cani in ufficio? Cosa dice la normativa

Portare il cane (o il gatto) in ufficio è una tendenza in crescita all’estero, dove le aziende sono sempre più pet-friendly. Anche in Italia, alcuni datori di lavoro hanno promosso iniziative per consentire ai dipendenti di portare un amico a quattro zampe negli uffici.

Ma è davvero possibile portare un animale domestico in ufficio? Le normative italiane lo consentono? Scopriamo quali sono le regole da seguire.

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Si possono portare i cani in ufficio?

In Italia esiste una normativa specifica riguardante l’accesso dei cani nei luoghi aperti al pubblico, ossia il regolamento di polizia veterinaria DPR numero 320 del 1954. Questa norma obbliga all’utilizzo di una museruola per i cani non condotti al guinzaglio, e museruola e guinzaglio per quelli condotti in locali pubblici e mezzi di trasporto.

In seguito, il Ministero della Salute ha introdotto ordinanze che richiedono un guinzaglio non superiore a 1,5 metri e la museruola da portare con sé. 

Questa è la normativa che disciplina i luoghi pubblici. Al contrario, non esistono leggi specifiche sull’accesso dei cani ai luoghi di lavoro, che siano al chiuso, o aperti al pubblico esterno. Il divieto o l’accesso possono essere stabiliti dalle politiche aziendali, in assenza di una legge specifica.

Pertanto, la decisione spetta ai datori di lavoro, nel rispetto delle norme generali di sicurezza e salute sul lavoro. Quindi, è importante conoscere queste norme generali, prima di affrontare l’esperienza.

A cosa prestare attenzione

Portare il proprio cane in ufficio è una soluzione che offre vantaggi, ma comporta anche delle responsabilità generali, che riguardano la sicurezza e la salute dell’animale domestico, del pubblico e dei lavoratori. In linea generale, è importante garantire che l’animale sia sempre sotto controllo, preferibilmente al guinzaglio, e che abbia uno spazio riservato dove possa sentirsi a suo agio senza disturbare i colleghi. 

Inoltre, è fondamentale rispettare il buonsenso, e le esigenze di coloro che potrebbero avere paura dei cani o essere allergici. 

Infine, è necessario prevedere delle pause per portare il cane a fare i suoi bisogni e una routine di gioco per distrarlo.

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Come tenere il cane in ufficio

Per portare un cane in ufficio bisogna seguire alcune regole fondamentali. Ecco cosa bisogna sapere e cosa includere nel kit essenziale:

• tenerlo al guinzaglio in luoghi aperti al pubblico;
• dotarlo di museruola, se richiesto dalle regole aziendali; 
• pulirlo, spazzolarlo e garantire che sia in buone condizioni di salute; 
• assicurarsi che sia in regola con le vaccinazioni obbligatorie e registrato all’Anagrafe canina (portare con sé documenti e libretto sanitario);
• riservargli uno spazio specifico in ufficio o apposite pet-room; 
• evitare la vicinanza con altri cani per prevenire tensioni;
• organizzare delle pause per permettergli di espletare i bisogni; 
• rispettare i colleghi che potrebbero non gradire la presenza del cane.
• portare con sé dei giochi per distrarlo;
• dotarsi di ciotola per l’acqua e scorte di cibo; 
• non dimenticare gli snack preferiti per premiarlo; 
• dotarsi di una coperta o una cuccia per farlo sentire a casa, sacchetti igienici per raccogliere i bisogni e un kit di pronto soccorso con farmaci per eventuali emergenze.

Perché gli animali fanno bene anche al lavoro

La presenza di animali in ufficio può portare numerosi benefici, supportati da diverse ricerche scientifiche in continuo aggiornamento. Secondo i dati analizzati, il cane sul posto di lavoro contribuirebbe a:

• migliorare la socialità e la collaborazione tra colleghi, riducendo lo stress legato al lavoro; 
• aumentare e migliorare la produttività del lavoratore: uno studio a cura di Mars ha rilevato che il 90% dei dipendenti di aziende americane con cani in ufficio si sentono più produttivi e più fedeli alla mission aziendale;
• migliorare l’umore generale.

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